18/04/08

DECALOGO

Le 10 regole da rispettare quando scrivete un articolo

  1. SI PARTE DAL LEAD: è l'inizio del pezzo. Sono le prime dieci, al massimo venti, righe di un articolo. Possono essere comprensive di più capoversi o anche di uno solo. In quelle righe si condensa la notizia. Nel 'comincio', come lo chiamano i manuali di giornalismo, c'è l'attacco del pezzo. Qui dovete concentrare ciò che ha reso una notizia un fatto, la sua valenza di novità, l'originalità e l'interesse che quel fatto possa avere per un determinato pubblico. In quelle poche righe dovete creare la carta di presentazione, il biglietto da visita del fatto. L'inizio del lead può essere un breve riassunto delle 5 W, può essere una frase virgolettata detta da uno dei protagonisti del fatto, può essere anche solo la risposta ad una delle cinque W e nella frase successiva si spiegano le altre doppie W.
  2. RESTATE DENTRO IL TEMA: primo dovere quando si scrive un articolo è rimanere dentro al tema. Leggete e rileggete il tema proposto per l'articolo, chiedendovi se avete rispettato il soggetto indicato. Non divagate. La scrittura giornalistica, pur essendo creativa, resta dentro i binari della cronaca.
  3. FRASI BREVI: è fondamentale che le frasi siano concise. In questo modo si rischia meno di cadere in pensieri complessi ed in imprecisioni. Lo schema: soggetto, verbo, complemento oggetto, e se necessario qualche complemento di espansione. Mettete un punto e ricominciate la seconda frase come una principale.
  4. SEPARATE I COMMENTI DAI FATTI: l'opinionismo se usato indiscriminatamente è invadente. Quando siete chiamati ad esprimere i vostri pensieri fate in modo che siano: brevi, semplici e motivati, e comunque sarebbe opportuno riservarli per il finale.
  5. PAROLE SEMPLICI ED ADEGUATE AI CONCETTI CHE VOLETE ESPRIMERE: controllate il vocabolario ad ogni minimo dubbio di significato, scoprirete altri vocaboli utili ed il vostro pensiero scritto sarà più efficace interessante e chiaro.
  6. OCCHIO ALLA PUNTEGGIATURA: una virgola ad ogni pausa che fate nella lettura ed un punto ad ogni respiro. Rileggete e notate dove fate queste pause, lì serve la punteggiatura.
  7. RILEGGETE L'ARTICOLO: tre volte sarebbe l'optimum.
  • La prima lettura va fatta per sentire il ritmo, la musicalità del testo. Qualora avvertiste come una stonatura, fermatevi e chiedetevi che cosa c'è che non va. Sviscerate il pensiero della frase che avete scritto prima e quella dopo. Potrebbe mancare un passaggio logico. Aggiungetelo. Se un vostro pensiero non vi sembra coerente e chiaro, nel dubbio, tagliatelo. Infine, chiedetevi se un vostro ipotetico lettore capirebbe ciò che avete scritto.
  • La seconda lettura va fatta con attenzione, a caccia di errori grammaticali, ripetizione di vocaboli, scarsa punteggiatura.
  • La terza lettura sarà la più piacevole. Vi permetterà di riflettere sul testo, lo stile e la sua coerenza. Vi potrete chiedere se il discorso che avete orchestrato nell'articolo fila, se vi soddisfa, se è privo di sbalzi di pensiero. Siete ancora in tempo per intervenire e correggere.
  1. CHIEDETEVI SE AVETE COLPITO NEL SEGNO IL VOSTRO TARGET: ogni giornale ha il suo pubblico di lettori, con gusti, interessi e necessità ben definiti. Questo pubblico in gergo di marketing si chiama target. Il target è l'obiettivo cui mira il giornale per farsi acquistare. Con l'articolo, però, chi scrive non deve vendere un prodotto, quanto raccontare al lettore una storia, una notizia con tutti i suoi risvolti di cronaca, sino al commento ed alla critica, rispettando pur sempre la linea editoriale della testata per cui lavora.
  2. CONTROLLATE CHE IL PEZZO ABBIA IL TITOLO GIUSTO: un buon giornalista, prima di iniziare a scrivere un pezzo, fa una bozza di titolo. Il titolo è il cuore del pezzo, gli dà una identità di scrittura e di lettura. Fare un buon titolo richiede una grande capacità di sintesi, creatività, per non annoiare. Per avere la certezza che la bozza di titolo scelta centri la notizia e sia comunicativa al massimo è giusto verificarne l'efficacia, prima della consegna del pezzo. Ricorda che il titolo è una sintesi di ciò che abbiamo scritto: in poche battute deve rendere l'idea del pezzo e colpire l'attenzione del lettore.
  3. QUELLO CHE NON DOVETE FARE: in un articolo si scrive per gli altri e si deve scrivere nel rispetto del fatto. Si ha quindi l'obbligo di rispettare la verità di cui si è venuti a conoscenza, si deve essere essenziali, e dare le informazioni che servono senza eccedere.
  • non si deve mai danneggiare la privacy delle persone.
  • non si può discriminare nessuno per razza, religione, sesso, condizioni fisiche e/o mentali o per opinioni politiche.
  • non si può scrivere il nome di una persona violentata, si possono riportare dettagli che possano condurre alla sua identificazione. Lo stesso principio si deve rispettare per i minori e per i soggetti deboli.
  • non si può pubblicare il nome di un bambino protagonista di un fatto di cronaca, perché potrebbe incidere negativamente sul suo sviluppo psicofisico.
  • non si può pubblicare le foto che lo renderebbero riconoscibile.
  • non si può fotografare una persona in manette.


Vedi: 'I dossier di Tabloid', supplemento al n°5, maggio 2004, a cura di Paola Pastacaldi.

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