- Il paragrafo (o capoverso) è quel pezzo di testo racchiuso tra un punto e a capo ed un altro punto e a capo.
- Con un’aggiunta: ogni volta che cominciate un nuovo paragrafo, inserite un rientro, cioè cominciate dopo un breve spostamento a destra rispetto al margine.
- Il rientro serve a confermare l’a capo.
- Senza il rientro, infatti, non si capirebbe se una parola che termina sul margine estremo di destra di una riga, seguita dal punto, vada intesa come fine del periodo o come fine capoverso.
Bene. riprendiamo l'esempio del cuscino elettrico in vendita in Cina usato nella precedente lezione:
- " Da quest’anno gli automobilisti cinesi potranno beneficiare dell’agopuntura mentre guidano. E’ stato infatti messo in vendita uno speciale cuscino elettrico, a vibrazioni, in grado di alleviare la fatica del guidatore.
Studiato da esperti cinesi di agopuntura, questo dispositivo si è già rivelato efficace nel ridurre gli incidenti stradali dovuti a una eccessiva fatica o stanchezza degli automobilisti.
Il cuscino, prodotto da una ditta di Pechino, è stato diffuso in 135.000 pezzi destinati al mercato interno. Ma già alcune aziende francesi, tedesche e americane ne hanno chiesto la licenza per produrlo e destinarlo agli automobilisti occidentali".
Qui sono presenti tre paragrafi ben distinti:
- - il primo paragrafo enuncia il tema di fondo, la scoperta del cuscino elettrico;
- - il secondo ne illustra gli effetti;
- - il terzo ne documenta la diffusione.
- Questa suddivisione lo rende facilmente leggibile. Più in generale diremo che è proprio l’organizzazione di un testo in paragrafi a garantire la sua coerenza/coesione/progressione interna e dunque la sua comprensibilità.
- Spesso i testi scritti da principianti presentano: o paragrafi mostruosi, lunghissimi, oppure paragrafi incoerenti, che mettono insieme nozioni e concetti diversissimi o che vengono spezzati di punto in bianco.
- Una cattiva suddivisione in paragrafi testimonia un difetto nella fase della pre-scrittura (la scaletta), e comunque di una difficoltà di pensare per blocchi, per punti. Infatti una cattiva suddivisione è indice di una predisposizione ad ammucchiare le idee, passando da un piano all’altro del discorso, lasciando cadere improvvisamente considerazioni che poi verranno magari riprese nel bel mezzo d’un altro discorso.
- Un discorso cominciato va completato prima di passare al successivo.
RICORDA
- un testo ben suddiviso:
- testimonia che chi l’ha scritto ha idee chiare e distinte;
- si fa leggere e capire più facilmente. - Tra l’altro è più semplice tornare indietro per controllare certi passaggi o per confrontarli con altri (in un testo tutto compatto, senza scansioni è difficile reperire i punti e gli snodi significativi del discorso).
IN PRATICA
- Stabiliamo che in linea di massima un capoverso (o paragrafo) deve essere caratterizzato dall’unità di significato, ossia dalla coerenza interna.
- La coerenza deriva dal fatto:
- che il capoverso tratta di uno stesso argomento centrale (per argomento si intende ciò di cui parla il testo) ;
- che il capoverso sviluppa un’idea base, ossia un tema (dove per tema s’intende un’idea o una informazione fondamentale riguardante quell’argomento) . - In molti casi, ritroviamo entrambi questi elementi.
Ecco un esempio:
- "Il gatto [argomento] è un animale fondamentalmente opportunista [tema]. Dove vivere in gruppo è conveniente e vantaggioso, vive da animale sociale. Dove, invece, implica alcuni svantaggi (ad esempio, dividere il cibo che non è sufficiente per tutti i membri del gruppo) il gatto continua la tradizione dei suoi antenati selvatici, vivere cioè da predatore solitario [sviluppo del tema]".
- In alcuni casi, invece, manca un tema vero e proprio, e il capoverso si sviluppa a partire dal solo argomento:
- "La chiesa di San Francesco [argomento] è stata costruita nel 1200. La facciata è rivestita in basso di marmi, e per il resto è grezza. Ha tre portali, di cui il mediano è ornato da sculture. Sui fianchi si aprono finestroni. Presenta una facciata gotica, con campanile a cuspide [sviluppo dell’argomento]."
LA LUNGHEZZA DI UN PARAGRAFO
- Soffermiamoci un momento sul primo tipo di capoverso che è il più diffuso nei testi di natura espositiva, argomentativa, interpretativa.
- Stabiliamo che le dimensioni di un capoverso normalmente possono variare tra 6 righe e 15. Diciamo dunque una media di 8 – 9, media a cui vi consiglio di attenervi il più possibile.
- Chi eccede corre rischi, ed è bene che lo sappia (il punto e a capo corrisponde a un momento di pausa logica necessario).
- Altro punto importante: se possibile evitare di scrivere paragrafi fatti di un unico periodo.
- Ecco un esempio di paragrafo lungo tratto da un reportage di guerra:
- "Abbiamo visto diversi prigionieri e dato che, come al solito, sono stati messi un po’ dappertutto, nelle prigioni, nelle case, nei container, stiamo cercando di contattare le nuove autorità perché ci diano il permesso di registrarne le identità, ciò che rappresenta una garanzia per la loro sorte".
- Ecco come può essere riscritto.
- "Abbiamo visto diversi prigionieri. Come al solito sono stati messi un po’ dappertutto: nelle prigioni, nelle case, nei container. Stiamo cercando di contattare le nuove autorità perché ci diano il permesso di registrarne le identità. È una garanzia per la loro sorte".
- Non c’è dubbio: così è più leggibile.
- La regola a cui dovete attenervi è dunque la seguente:
- il paragrafo deve essere spezzato in frasi brevi, chiare ed incisive.
Vedi anche: 'I dossier di Tabloid', supplemento al n°5, maggio 2004, a cura di Paola Pastacaldi.
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